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In occasione dell'inaugurazione del Lu.C.C.A. (Lucca Center of Contemporary Art), inedito e innovativo museo di arte moderna e contemporanea, la Carlo Cambi Editore pubblica un volume che affronta il nucleo centrale dell'articolato dibattito italiano intorno all'arte astratta tra il dopoguerra e gli anni Cinquanta, quando quel tipo di linguaggio appare il più adeguato a scandagliare e a interpretare la natura del proprio tempo e ad andare alle radici della coscienza del fare arte. Il principio e il rigore funzionale della forma rispondono alla convinzione che le "immagini" pure ed elementari e la "percezione visiva" sono per l'uomo contemporaneo gli strumenti ideali per intraprendere questa esplorazione conoscitiva. Il punto di partenza è il gruppo Origine, formato nel 1951 da Ettore Colla, Giuseppe Capogrossi, Alberto Burri e Mario Ballocco e sulla sua trasformazione nel 1952 in Fondazione Origine, centro di riferimento internazionale per l'approfondimento delle problematiche e la divulgazione dell'arte astratta. L'utopia è creare un "mondo visivo nuovo". Un ampio numero di artisti verrà coinvolto in questo percorso: Emilio Vedova, Atanasio Soldati, Afro, Antonio Sanfilippo, Carla Accardi, Pietro Consagra, Toti Scialoja, Giulio Turcato, Edgardo Mannucci, Bruno Munari. Molti anche i "padri" delle avanguardie: Kandinsky, Mondrian, Sonia Delaunay, Arp, Balla.